L'arte del XII secolo recupera le caratteristiche del tardo impero classico. In architettura e scultura si ricercano volumetria e rilievo, forme definite geometricamente, possibilmente a misura d'uomo. Tuttavia, l'arte pittorica, priva di testimonianze modelli imperiali, si lega allo stile bizantino.
Questo stile è caratterizzato dalla voluta essenzialità e rigidità delle immagini, che, da semplici raffigurazioni, diventano delle vere e proprie icone.
Bibliografia:
Wilhelmina G. Van Ketel, La croce di mastro Guglielmo e il suo culto, 1984.
Piero Barbieri, La croce di mastro Guglielmo e la sua venerazione nella diocesi di Luni Sarzana, 1970.
La Croce dipinta non è solo un crocifisso, ma la storia della Passione che viene raccontata al fedele più o meno colto.
L'autore della Croce dispone le storie secondo un ordine più visivo che logico:
Bibliografia:
Wilhelmina G. Van Ketel, La croce di mastro Guglielmo e il suo culto, 1984.
Piero Barbieri, La croce di mastro Guglielmo e la sua venerazione nella diocesi di Luni Sarzana, 1970.