Posizione della croce
I devoti portavano voti e rivolgevano preghiere alla Croce, convinti che avesse poteri miracolosi.
Un residuo di questo genere di devozione si può notare ancora oggi, quando i proprietari di negozi o gli addetti ai luoghi pubblici della zona attaccano una foto della Croce sull'entrata come buon augurio.
Un codice manoscritto dal titolo "Il sacrista istruito" testimonia il successo della Croce e la conseguente decisione del Vescovo Mons Salvago di spostarla nella cappella di San Giovanni Battista(si veda storia).
La fama della croce si spinse anche fuori Sarzana e dopo la seconda metà del XVIII secolo la celebrazione della croce si legò a quella del Preziosissimo sangue.
Sempre nel codice "Il sacrista Istruito", si trovano istruzioni sulla celebrazione degli oggetti sacri.
Il preziosissimo sangue e la croce e erano esposti contemporaneamente ai fedeli durante le preghiere, alla fine della funzione erano nuovamente coperti.
Nel solito manoscritto si leggono istruzioni sulla scopritura della Croce e sulla sua custodia, inoltre si prescrive la celebrazione della messa conventuale nella cappella del Santo Crocifisso.
Nel manoscritto si parla anche di solite preghiere, che venivano rivolte alla croce come voto o come richiesta di grazie e miracoli, ma non sono scritti i testi.
Bibliografia:
Piero Torritti, Ritorno a una vecchia città, Tipografia Canale Sarzana, Sarzana 1977.
Wilhelmina G. Van Ketel, La croce di mastro Guglielmo e il suo culto, 1984.
Piero Barbieri, La croce di mastro Guglielmo e la sua venerazione nella diocesi di Luni Sarzana, 1970.
Il sacrista istruito, codice manoscritto databile dal 1741 al 1842, conservato presso la biblioteca del seminario vescovile di Sarzana.