Immagine tratta dal Pinxit Gullielmus
Alla fine degli anni '90 la croce era molto consumata e un tempestivo restauro si rese indispensabile. La struttura si presentava fortemente danneggiata a causa della cattiva ambientazione dell'oggetto, l'umidità e la polvere avevano fatto proliferare muffe e parassiti, inoltre gli incastri e le attaccature cedevano progressivamente. I colori (anche quelli del restauro del 1946) erano sbiaditi e perfino la sfoglia d'oro, applicata con maestria e minuzia, iniziava a cedere.
Le azioni sulla Croce nel restauro del 2005 sono state le seguenti:
In seguito al restauro vi è stata però la decisione di proteggere la croce anche da futuri danneggiamenti. Essa è stata decontestualizzata per essere inserita in una struttura moderna, una teca che permette
un'ottima conservazione dal punto di vista ambientale.
Bibliografia:
Marco Ciatti, Restauro della croce di Sarzana problemi e risultati di un progresso incompiuto, 2005.
Roberto Bellucci, L'intervento della croce di Sarzana un dibattito tra conservazione e restauro , 2005, pag 65-75 Pinxit Gullielmus.