Fonti e Porta di Docciola (1190)
Descrizione artistica
La struttura della fonte è semplice: due archi a ogiva in pietra, costruiti nella prima metà del XIII secolo, sorreggono la copertura del lavatoio, che prende acqua da una bozza sulla destra, dalla quale viene alimentato anche un abbeveratoio, e da una bocca posta al centro del muro che si appoggia alla collina. Il lavatoio prendeva acqua da una bocca posta al centro del muro sud, quello che si appoggia alla collina. L'acqua è raccolta da due condotte di captazione sotterranea, quella più grande, che prosegue in direzione Sud Est per circa 55 metri, è il canale di captazione principale costruito nel 1244.
Ai lati e al centro della facciata vi sono tre croci. Sempre sulla facciata è murata un'epigrafe che ci informa quando e da chi è stata realizzata quest'opera ossia del maestro Stefano, nel 1244, al tempo del podestà Orlando Rustichelli.
L'epigrafe murata nella facciata ci fornisce una data ben precisa sulla costruzione della fonte 'nuova': i due archi del porticato vennero infatti completati da Mastro Stefano nel 1244, al tempo del podestà Orlando Rustichelli:
ANNO D(OMI)NI MCCXLIV - Nell'anno del signore 1244
IND(ICTIONE) III - indizione terza
T(EM)P(O)R(E) D(OMI)NI - al tempo del signore
ORLA(N)DI TUSTICHELLI - Orlando Rustichelli
VULT(ERRAE) POT(ESTATIS) - podestà di Volterra
MAG(ISTE)R - il maestro
STEFAN(US) FECIT HOC OPUS - Stefano fece quest'opera
Un canale, scavato nella pavimentazione dello spiazzo antistante, portava ad una bocca di spurgo che si apriva nelle mura; tramite essa l'acqua in eccesso usciva al di fuori della cinta alimentando un'ulteriore bacino da cui si poteva attingere acqua anche quando la porta era chiusa o murata.