Torre Buomparenti (1260)
Descrizione artistica
Stiamo parlando di un'edificio a pianta rettangolare, dalla superficie molto vasta, e rappresenta forse il più grande esempio di torre di tutta la città, alta almeno quattro piani. Sul lato corto si affacciano tre coppie di finestre, una più grande e l'altra più piccola, le decorazioni degli stipiti e le bifore sono realizzate in diverse epoche; inoltre sono successive alla costruzione del palazzo anche le due aperture del pianterreno.
Sul lato maggiore, quello di via Buomparenti, si aprono vari ingressi che dovevano dare accesso a negozi, mentre ai piani superiori vi sono numerose aperture di diversi tipi. Su tutti i lati erano appoggiate strutture aggettanti e balconi, com'era avvenuto anche per la Torre del Porcellino ed il Palazzo dei Priori.
La presenza di bifore, la grandezza delle aperture stesse e la frequente presenza di decorazioni ci fanno capire che si trattava di un palazzo di notevole importanza, appartenuto ad un'influente famiglia volterrana.
La costruzione, come altre dello stesso tipo, viene realizzata con il duplice scopo di abitazione dalla facciata ingentilita dalle bifore, e di fortilizio. Nel medioevo e soprattutto in epoca comunale le torri erano in tutti gli effetti il simbolo del potere della casata, il loro sfarzo e la loro altezza servivano a mostrare il ruolo ed il potere. Ma i Buomparenti possedevano un'altra torre in consorteria con Angiolario e Buonfiglio, fratelli del fu Tedesco, come appare dagli statuti del 1238-1241. La fabbrica appartenuta ad Angiolario di Tedesco è certamente quella in cantonata con lo sdrucciolo di Piazza e, sia l'impostazione, sia la fattura dell'arco della porta che guardia Via Buomparenti, uguale all'arco della torre-Toscano, testimonia chiaramente l'antichità del fabbricato. È probabile che queste due torri, di Angiolario e dei Toscano, ricalcassero le tracce delle torri che sorgevano ai lati delle porte principali dell'oppido romano.
Analizzando il complesso architettonico poi troviamo la torre Bonfili, parte del palazzo della famiglia Incontri, oggi sede della Cassa di Risparmio di Volterra. I due fabbricati, collegati da un arco di passaggio, consentivano, in caso d'attacco, di passare con estrema facilità da una torre all'altra e tutt'oggi tale complesso architettonico mostra forse il più caratteristico scorcio del centro storico volterrano.
Il palazzo, che occupa buona parte della strada dallo sdrucciolo di Piazza dei Priori fino a Vicolo dell'Oro, fu realizzato nel XV secolo su un antico impianto della casa-torre ed è, insieme ad altri edifici, uno dei pochi e bellissimi esempi in Volterra di facciata a bugne, anche se il fronte è stato rifatto nell'Ottocento in mattoni con decorazioni a dado in rilievo.