Introduzione
Il sito, "I castelli del marmo" è stato ideato per rivalutare i "paesi a monte" di Carrara, attraverso la storia degli insediamenti, la viabilità, l'influenza esercitata dall'economia del marmo sulla città.
I contenuti, integrati con immagini fotografiche da me realizzate, sono il risultato di una ricerca effettuata su fonti primarie nel territorio e su opere storiografiche, geografiche, artistiche di studiosi al fine di favorire la conservazione della memoria storica dei territori apuani collegati al marmo.
Ho perciò codificato le informazioni adottando criteri adeguati alla fruizione ed interpretazione da parte degli utenti del mondo informatico, per far comprendere come il marmo ed alcuni antichi manufatti, inseriti nelle realtà dei singoli paesi diventino "oggetti" di conoscenza dei modi di vita della popolazione, dell'economia, dei trasporti, cioè dell'antico sistema territoriale.
Attraverso le sezioni in cui è stato suddiviso il sito è possibile inquadrare il territorio dal punto di vista geografico e storico, entrare in contatto con i Liguri - Apuani, probabili abitatori dei rifugi montani, ripercorrere l'esperienza storica dell'estrazione del marmo iniziata in epoca romana, come testimonia la documentazione archeologica acquisita attraverso rilevamenti di studiosi nei bacini marmiferi.
Si prendono in esame Carrara e le "vicinanze" nell'epoca medievale con l'impronta voluta da Alberico I Cybo Malaspina che, nella seconda metà del Cinquecento, ha caratterizzato il paesaggio urbano carrarese.
Attraverso il percorso storico si può comprendere la vasta gamma di collegamenti e relazioni in campo sociale economico ed artistico che l'escavazione nelle cave ha messo in atto dall'espansione romana nel II secolo a.C. fino al XVII secolo.
Il progetto è utile ai docenti, agli studenti, alle guide turistiche ed a tutti coloro che vogliono approfondire le conoscenze della storia di Carrara e dei suoi paesi, attingendo le informazioni direttamente dal Web.
Figura 1. Veduta della città di Carrara (Marchesato di Carrara) con lo sfondo delle Alpi Apuane in un disegno anonimo seicentesco (1520).
"Aronta…
che ne' monti di Luni, dove ronca
lo Carrarese che di sotto alberga,
ebbe tra' bianchi marmi la spelonca
per sua dimora onde a guardar le stelle
e 'l mar non li era la veduta tronca."
(Dante, Inferno, XX, 46 - 51)