Bruno Sereni nella sua "Guida di Barga" scrive:
"L'influenza e l'importanza politica delle principali famiglie di Barga,
era rappresentata dal numero dei vani e dagli ornamenti architettonici dei palazzi che verso la fine del secolo
XVI cominciarono a sorgere nel castello. [...]
Dall'ampiezza delle sale, dei granai, delle cantine, delle soffitte riservate agli alloggi dei servi,
e dal numero dei ricevimenti che dette famiglie davano nel corso dell'anno, e dalle persone che ricevevano ed
ospitavano, era facile dedurre le consistenze patrimoniali di ognuna di esse ed il peso politico che i proprietari
avevano nella vita del Comune.".
I palazzi delle più importanti famiglie barghigiane venivano costruiti sul modello dei palazzi signorili eseguiti a Firenze dai grandi architetti del Rinascimento ed erano eretti sui resti e sulle fondamenta murarie delle antiche torri o case medioevaleggianti preesistenti (quest'ultime erano caratterizzate dall'essere sviluppate in altezza con porte e finestre molto piccole per garantire sicurezza durante i periodi di guerra).
Tra i palazzi più importanti ci sono:
Palazzo Pancrazi e la Loggia
dei Mercanti
La Volta dei Menchi
Palazzo Mordini