"Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero". Lo sosteneva Oscar WildeOscar Wilde (1854 - 1900) fu uno scrittore, poeta e drammaturgo irlandese. Autore dalla scrittura apparentemente semplice e spontanea, ma con uno stile sferzante e impertinente egli voleva risvegliare l'attenzione dei suoi lettori e invitarli alla riflessione; è noto per l'uso frequente di aforismi e paradossi. Fu condannato a due anni di prigione a causa della sua omossessualità. Le sue opere sono considerate dai critici dei capolavori del teatro dell'800. e chi ne volesse qualche prova potrà sbizzarrirsi per tutto il Carnevale sui viali di Viareggio, dove, ancora una volta, Satira e Carnevale andranno come sempre a braccetto. E a santificare questo "sposalizio" da ben quindici anni, si celebra qui l'incontro tra due manifestazioni leader nei rispettivi settori - il Premio Internazionale della Satira Politica di Forte dei Marmi e il Carnevale di Viareggio - consolidato da una collaborazione che si ripete con successo di anno in anno.
  In tempi di crisi dilaganti in ogni settori, la satira politica e di costume da un lato, e la parodia e lo sbeffeggiamento carnevalesco dall'altro, fortunatamente non danno segni di cedimento, e a testimoniarlo in maniera molto chiara c'è appunto da tre lustri il Premio CarnevalSatira. Premio che giunge in queste settimane di frenesia carnevalesca sui viali e nei rioni viareggini alla sua nuova edizione, per iscrivere un nuovo carro o un'altra mascherata nel suo albo d'oro.
  Come si ricorderà, il Premio CarnevalSatira - che fu asseganto per la prima volta nel 1995 - si propone di segnalare la costruzione carnevalesca di qualsiasi categoria che risulti maggiormente intrisa di satira, non sempre quella politica o quella più ridanciana, ma anche quella meno adusa al riso e non per questo meno caustica.
  L'ultima costruzione a fregiarsi di questo ambito riconoscimento è stato nel 2009 "Quelli che ben pensano... per gli altri", carro di prima categoria de La Compagnia del Carnevale, guidata dai pirotecnici Gilbert Lebigre e Corinne Roger che hanno bissato a soli dodici mesi di distanza il Premio CarnevalSatira 2008, andato sempre al loro "Uere iz ze Parti? E' qui la festa?".
  "Apoteosi di una società starnazzante, obnubilata nella sua crisi dal comprendere significati più profondi e segnali importanti, ancora una volta il carro allegorico della La Compagnia del Carnevale - recitava la motivazione - picchia duro, in fatto di satira, sulla società contemporanea.
  E lo fa colpendo l'immaginazione, la creatività, la fantasia con un mirabile branco di oche pronto a difendere strenuamente una civiltà in rottamazione.
  E se queste oche rappresentano l'essere umano di oggi, fragile, insicuro, ma proprio per questo aggressivo, ecco che il carro prende di mira l'intera società moderna, che ha avuto paura del diverso - rappresentato dalle maschere etniche - e che cerca di difendere come può quello che possiede, un cumulo di detriti arrugginiti, prodotti del più sfrenato consumismo.
  Grottesco e divertente apologo della società moderna, la rappresentazione satirica di Gilbert Lebigre e Corinne Roger, si fa di anno in anno più calzante e incisiva.
  Il 2010 sarà dunque l'anno del tris? Non è detto. Infatti il Premio CarnevalSatira 2010 è tutto da disputare, e il carro e la mascherata che iscriveranno il loro nome nell'albo d'oro sono ancora in cantiere alla Cittadella.
  E mentre il Carnevale si appresta a vivere le sue allegre magie, al Museo della Satira del Forte si prepara una nuova stagione che avrà il suo culmine, a metà settembre, con la trentottesima edizione del Premio Internazionale della Satira Politica, non prima di aver messo in mostra le mirabili caricature del più celebre caricaturista del Novecento, quell'Umberto Onorato che di volti caricati e maschere se ne intendeva.
Realizzato da Elena Ulivieri