Maschere italiane


Gianduja

Gianduja

Gianduja è una maschera popolare torinese nata nel 1798; ha le buone qualità del popolano piemontese, ma ha un carattere caparbio e sospettoso, soprattutto se non vede chiaro in quanto gli accade intorno. Di solito ha un ombrello dello stesso colore del fiocco che porta al collo. Gianduja è un galantuomo, ha buon senso e coraggio ed ama il buon vino e la buona tavola.


Pulcinella

Pulcinella

Pulcinella è una maschera buffa e goffa. Probabilmente è originario di Napoli; è una maschera impertinente, pazzerello, chiacchierone e rappresenta il dolce far niente, infatti le sue più grandi aspirazioni sono il mangiare e il bere. Prende in giro e inganna i potenti, riuscendo però simpatico anche a loro. A con sè un mandolino con il quale canta dolcemente. Abitudinariamente di ubriaca e mangia in abbondanza; ha un carattere buono, ma egoista, e di solito pensa solo a sè.


Rugantino

Rugantino

Rugantino è un personaggio del teatro popolare romanesco, il cui nome sembra derivare dal dialetto "ruganza", ovvero arroganza. Originariamente aveva un costume da gendarme, ricollegandosi così ai Capitani della commedia dell'arte, ma successivamente passò ad abiti civili, finendo con il rappresentare il tipo popolare violento ma generoso. Insomma, l'antenato del bullo di periferia, sempre pronto a sbeffeggiare il potere costituito e a difendere coloro che a causa della miserie diventano fuorilegge.

Realizzato da Elena Ulivieri