Dal 1921 al 1940
Nel 1921, uscì la prima rivista ufficiale del Carnevale di Viareggio, la sfilata fu portata definitivamente sui viali a mare e nacque la prima canzonetta ufficiale “Il Carnevale a Viareggio” di Icilio Sadun e Lelio Maffei.
Nel 1925, si passò da un veglione che vedeva all’interno le esibizioni dei finalisti per il concorso “Canzone musicale inedita per il Carnevale” ad uno spettacolo che portò alla prima “Festa della Canzonetta”. La giuria popolare premiò Domenico Cortopassi con “Baccanale Scapigliato”.
Alla seconda edizione della Festa della Canzonetta, nel 1926, fu premiato il maestro Amleto Fiorini con la sua “Carnevalesca”. Ancora nel 1927, fu “Follia Carnevalesca” del maestro Carminio Carosio e parole di Jappy a vincere la terza edizione.
Nel 1928, torna a vincere Icilio Sadun con una delle più belle canzone del Carnevale di Viareggio. Il 1929, invece, vide vincitrice la prima donna compositrice della storia del Carnevale, Maria Teresa Marchionni, con la canzone “Spiaggia d’or”, un omaggio, come disse l’autrice, alla più bella spiaggia del mondo.
Nel 1930, arrivano al successo Sadun e Cravache. Nel 1931 e 1932, vince Michele Orselli con “Trionfo di Carnevale” e con un altro successo che è tutt’oggi fra le canzoni più belle, “Carnevale di baci”. Altro grande successo musicale, ancora cantato sui carri che sfilano è del 1933, canzone del 1933, “Canto di Carnevale”, di due fiorentini, Ugo Canocchi e Giovacchino Ballini. L’anno seguente, torna alla vittoria Maria Teresa Marchionni, con un’altra canzone che dimostra il grande amore della compositrice per Viareggio, “Nel regno delle Fate”.
Il 1934 è da ricordare soprattutto perché a promuovere il concorso nazionale fu l’editrice musicale Forlivese. Nel 1935, anche Lorenzo Viani faceva parte della commissione artistica e vinse nuovamente Orselli con un’altra canzone rimasta nella storia del Carnevale, “Ballata a Viareggio”.
A causa della guerra in Etiopia, il 1936 saltò la canzonetta, ma riprese l’anno dopo: questa volta non ci fu concorso: il Carnevale di Viareggio aveva ormai raggiunto l’internazionalità e la composizione della canzone fu affidata a Sadun junior, che presentò “Onda Azzurra”.
Nel 1939, Maria Teresa Marchionni vince con “La Viareggina”. Si arriva così all’ultimo Carnevale prima della Seconda Guerra Mondiale: il 1940 vede la vittoria di Enzo Borlenghi, che dedicò la canzone “Carnevalesca” ad una donna viareggina.
Dal 1946 al 1969
Finalmente dopo la guerra il Carnevale riprese a vivere. Nel 1947, al teatro Eden si svolgono le audizione delle settanta canzoni da cui usciranno le sei finaliste in gara per diventare la canzone ufficiale.
La giuria decreta vincitrice “Risveglio Viareggino” di Borlenghi e Puccetti, anche se il pubblico non apprezza la scelta fatta, dimostrando il proprio dissenso con urla e offese e con la distruzione delle saracinesche del teatro. A causa di questi dissensi, l’anno seguente non fu organizzata la Festa della Canzonetta e la giuria scelse come canzone ufficiale un brano del 1935 rimasto inedito di Sadun. Nel 1949 invece, il concorso viene ripreso e vinto ancora una volta da Maria Teresa Marchionni, con “Viareggio Regina del mar”. Nel 1950, il concorso da regionale diventa nazionale ed è Nello Segurini a vincerlo con “Samba e Maschere”. Nel 1951, vince “Baccanal” di Borlenghi e Puccetti, mentre nel 1952 vince Valleroni con “Invito al Carnevale”. L’anno dopo, vinsero i fratelli Incerpi con “Festa di gioventù”.
Nel 1954 il concorso viene di nuovo abolito e si torna alla canzone a richiesta: il comitato scelse Aldo Valleroni con la canzone “È tornato Carnevale”. Nel 1955, il comitato ordina la canzone a Guido Quattrini che presenta “Il tuo Carneval”. Maria Teresa Marchionni deve scrivere la canzone dell’anno seguente e il testo è di Egisto Malfatti, “Magica città”. Sciarpa e Valleroni vengono scelti per la canzone del 1957 e del 1958, “Viareggio tu” e “Carnevale magico”.
Il 1952 sceglie come canzone non una originale come era successo fino a questo momento, ma una del 1928, “Questa è Viareggio”; nel 1960 si torna ad un concorso nazionale, che vinse Vittorio Giuliani con “Lo faremo con la banda”.
Ancora nel 1961, vinse “Maschere, maschere, maschere” di Marino Marini; nel 1962 fu la volta di un cantautore famosissimo Giorgio Kramer, con “Mister Carnevale”. Nel 1968 vinse Aldo Valleroni con “Bambine belle” e fece il bis l’anno seguente con “Viaregginella”. Nel 1967, il Comitato Carnevale scelse Enzo Ceragioli che compose “Così bella”, mentre ne 1968, incaricò di comporre la canzone ufficiale a Valleroni per le parole e Cameron per la musica e la canzone fu intitolata “Se ti vuoi divertir”. Nel 1969, vinse la canzonetta Ovideo Girelli con “Libeccio d’amore”.
Dal 1970 al 1989
Nel 1970, il Comitato recuperò la canzone “Il Carnevale a Viareggio” del 1921. La nuova presidenza al Comitato, diede vita al “Festival dei Rioni”, ovvero la rinascita della “Festa della Canzonetta. Fu il pubblico a proclamare vincitrice “Ride Viareggio” di Anselmo Pulga.
Per la prima volta, l’anno seguente, le canzoni furono accompagnate da sketches e trionfò Gualtiero Lami con “Avanti le maschere”. Nel 1982, lo spettacolo fu sempre composto da canzoni e sketches e lo spettacolo cambiò nome diventando “Una Canzone per il Carnevale”: la vittoria fu di Egisto Malfatti con “Da Viareggio con amore”. Nel 1983, vinse Gualtiero Lami con “Che grande idea”. Il 1984 vide vincitrice la canzone “Risate di Carnevale” di Pierino Ghilarducci. L’anno dopo, lo spettacolo cambiò nuovamente nome diventando “Festival della Canzone Ufficiale” e la canzone vincitrice fu “Sua Maestà Carnevale” di Marino Peruzzi. Il 1986 fu l’ultimo anno nel quale si proclamò la canzone ufficiale attraverso il Festival dei Rioni e la canzone ufficiale fu “Viareggio amore mio” di Egisto Malfatti. L’anno seguente si tornò alla canzone su commissione e fu scelto Filibello con “Viareggio Hippy hippy urrah”. Nel 1988, a comporre la canzone ufficiale “Correte alla festa” di Aldo Valleroni.
Nel 1989, vinse “Genoveffa” di Pino D’Angiò, una canzone che a molti risultò un affronto al Carnevale di Viareggio e alla sua tradizione canora. L’anno seguente, si cercò di rimediare al fiasco e il vincitore fu “Vieni con me” di Stefano Greci.
Dal 1990 al 2010
Passarono due anni senza che il Carnevale avesse al sua canzone ufficiale, ma nel 1993 fu invitato Egisto Malfatti a comporre la nuova canzone: Egisto presentò “Carnevalopoli”; nel 1994, vinse “Un tappeto di coriandoli” di Andrea Antongiovanni. Anche il 1925 non ebbe la sua canzone ufficiale, mentre nel 1986 vinse “Emozioni di Carnevale” di Mario Sisco. Nel 1997, la finale vide vincitrice la canzone di Giovanni Madonna e Roberta Bartali, “Baccanalsamba”. Canzone ufficiale del 1998 fu “Il cha cha cha dei coltellacci” di Adriano Barghetti. Nel 1999, vinse “Cocktail di Carnevale” di Marzulli e Bonetti. La canzone del nuovo millennio è “Come un coriandolo”, cantata da Egisto Olivi. Nel 2001 si torna al concorso di inediti e la vincitrice è “Una fata dal mare” di Paolo Mannelli, mentre nel 2002 è “Un fiore d’inverno” a vincere di Marzulli e Turriani.
Dal 2003 al 2008 non fu organizzato nessun concorso di canzoni inedite, ma si decise di rendere omaggio alle canzoni entrate nella tradizione del Carnevale, rendendo omaggio a vari autori. Il concorso torna a vivere nel 2008 e la canzone vincitrice fu “Viareggio vivi” di Botta e Caciolli, mentre nel 2009 fu proclamata canzone ufficiale “Viareggio è come te” di Giovanni Madonna e Roberta Bartali. Infine si arriva al 2010, dove nuovamente Madonna e Bartali si aggiudicano la vittoria con la canzone “Burlamacco Robot”.
Realizzato da Elena Ulivieri