La prima sala del Museo è dedicata alla geologia e paleontologia.
In essa vengono illustrate le fasi evolutive della formazione del territorio relativamente ad un periodo di
circa 500 milioni di anni.
L'evoluzione paleontologica e geologica delle varie regioni è provocata da lente e profonde
trasformazioni che si realizzano in tempi estremamente lunghi, spesso milioni di anni.
Per poter conoscere la storia del Territorio di Barga bisogna inserirla nella più amplia
problematica dell'evoluzione dell'Appennino Settentrionale e delle zone limitrofe.
Le rocce e i fossili in esse contenuti sono il principale strumento per
ricostruire l'evoluzione geologica della terra, i cambiamenti climatici, la flora e la fauna.
Il Paleozoico
Nel Paleozoico (o primario) ebbe luogo la formazione delle rocce che oggi affiorano nel nucleo delle
Apuane e sui monti pisani.
Nella zona dei monti pisani e della Garfagnana il clima doveva essere tropicale, quindi caldo e umido, tale
da favorire la crescita di rigogliose foreste. Ciò è confermato dal ritrovamento di molti
fossili di felci, alcuni dei quali sono esposti nel Museo.
Il Mesozoico
Nel primo periodo del Mesozoico (il Trias) nella zona della Garfagnana e dei monti pisani
il clima si inaridì, come testimoniano le impronte dei Tetrapodi dei Monti Pisani.
Alcuni dei fossili presenti nel Museo appartengono al secondo periodo del Mesozoico (il Giurassico),
quando nella zona si depositarono notevoli spessori di rocce prevalentemente calcaree di ambiente marino.
Esposte si trovano le ammoniti provenienti da Sassorosso e le belemniti di Camporanda: fossili di organismi
e molluschi marini.
Fossile trovato a Sassorosso
Il Terziario
L'orogenesi appenninica si verificò nel periodo Terziario come conseguenza di
forti pressioni legate al movimento di rocce (accavallamenti tettonici).
In seguito, una fase distensiva coinvolse l'Appennino settentrionale in modo da formare faglie
che delimitavano blocchi rocciosi in reciproco allontanamento.
In questo modo comparvero le “fosse tettoniche” o “graben” la cui parte centrale sprofondava
rispetto ai margini rialzati.
Il Pliocene
In Toscana a partire dal Pliocene, in queste fosse si formarono bacini lacustri intermontani che
oggi costituiscono vallate: nel "Graben del Serchio" si formarono a loro volta i bacini fluvio-lacustri
di Barga e Pieve Fosciana.
Il Quaternario
Durante il periodo Quaternario la configurazione geografica della Toscana si avvicinò a quella attuale.
Nella Valle del serchio si formò l'attuale sistema fluviale.
A causa di continui cambiamenti climatici uomini e animali, in questo periodo, si rifugiavano nelle grotte e caverne.
I resti trovati al loro interno hanno permesso di stabilire che in Garfagnana e Lunigiana era diffuso l'
Ursus Spelaeus di cui sono esposti alcuni reperti.
Ursus Spelaeus e Molare elefante africano