La prima fase dell'intervento sull'Arringatore verterà sulle più avanzate
analisi diagnostiche non distruttive (o micro-distruttive), i cui risultati
permetteranno di individuare gli impianti più idonei ad attrezzare lo spazio in
cui sarà realizzato il restauro e di scegliere le metodologie più appropriate
per la pulitura. Tali indagini permetteranno di verificare la natura e la
formazione delle patine, anche quelle intenzionali effettuate dopo il
rinvenimento (un'accurata autopsia ne avrebbe rilevato tracce significative), la
tecnica di fabbricazione nei suoi dettagli (come ad esempio l'integrazione delle
lacune del getto), la presenza eventuale di rifiniture e decorazioni
difficilmente accertabili ad occhio nudo (è stata ipotizzata la presenza di una
lega di diverso colore intarsiata su quella principale nell'angustus clavus
della tunica), l'esecuzione di restauri precedenti in occasione dei diversi
allestimenti della statua tra Palazzo Pitti e la Galleria degli Uffizi,
offriranno anche nuovi dati per la soluzione dei problemi storico artistici ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi.
Al fine di accertare le condizioni statiche, la consistenza del substrato bronzeo e la natura dei livelli stratigrafici superficiali: videomicroscopia a fibra ottica con relativa documentazione video, ispezione microscopica della superficie esterna e interna, verificando l'esistenza di residui di terra di fusione, con conseguenti campionamenti e analisi quali la termoluminescenza, a cui seguirà uno studio radiografico X.
L'intervento, ha previsto anche la documentazione e diagnostica 3D macro- e micro-dimensionale, analisi stratigrafiche, studi di provenienza e datazione.
Per quanto riguarda la microfotogrammetria digitale impiegata sulla statua antica, sono state selezionate diverse aree di ripresa con le seguenti finalità:
Es: In particolare è stata ripresa e modellata l'intera superficie del calzare sinistro. Lungo polilinee di profilo tracciate direttamente sui modelli 3D quotati sono stati elaborati profili morfologici della superficie, evidenziandone così la rugosità e lo stato di conservazione del metallo.