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La Cappella

Cappella della prigione
Cappella della prigione

Particolari cappella Particolari cappella
Particolari della cappella (finestrelle orientate)

Con il Regolamento Generale per le Carceri di Toscana del 1815 il Governo Toscano aveva dettato regole sul servizio religioso nelle Carceri.
Nel 1816, su sollecitazione del Proposto di Barga, il Presidente del Tribunale concesse ai detenuti di queste carceri il permesso di partecipare regolarmente alla Messa "a porte chiuse" nella Chiesa del Santissimo Crocifisso. Questa soluzione, a causa del pericolo di fuga dei detenuti, portò nel 1821 l'Arcivescovo Monsignor Ranieri Alliata alla formazione dell'Uffiziatura delle Carceri con il sacerdote ufficiante nominato dal Granduca.

Lo spazio per la cappella fu ricavato nell'ala est dove furono costruite anche delle piccole celle dalle quali i detenuti, pur rimanendo isolati, potevano assistere al rito sacro tramite delle finestre orientate.

Sappiamo che nell'ambito dei lavori effettuati nel 1846, la cappella fu ampliata creando lo spazio attuale, con accesso esterno per il sacerdote. In quest'occasione fu commissionato anche un nuovo altare in legno con gradino e baldacchino.

Non ci sono documenti relativi alla soppressione di questa cappella, l'altare della cappella (Altare di S.Andrea di Avellino) è andato perso.