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Alberto Carlo Blanc

Alberto Carlo Blanc Alberto Carlo Blanc nasce a Chambéry, in Francia, nel 1906 e muore a Roma nel 1960. Figlio di Gian Alberto, si laurea a Pisa presso la facoltà di Geologia. Compie studi molto importanti per la paletnologia, soprattutto sui depositi paleolitici. Anche se Alberto Carlo utilizza un grane apporto scientifico nei suoi studi si interessa alla paletnologia grazie alla passione coltivata dal padre. Gian Alberto, infatti, si dedica all’analisi tecnica e scientifica dei sedimenti antichi per comprendere l’origine climatica, le tipologie animali e l’ambiente preistorico.
Nel 1913, Gian Alberto, insieme ad Aldobrandino Mochi, fonda il Comitato Italiano per le ricerche di Paleontologia Umana, che nel 1927, a Roma, diviene l’Istituto Italiano di Paleontologia Umana con lo scopo di riunire i più grandi studiosi di paleontologia.
Istituto Italiano di Paleontologia UmanaNel 1933 viene attuata una riforma dell’ istituto che ne permette l’ampliamento grazie alla realizzazione di succursali sparse per tutta Italia.
Alberto Carlo comincia i suoi studi più significativi sulla costa Toscana; insieme a Ezio Tongiorgi esplora le Cave di sabbia di Massaciuccoli, mentre gli studiosi L. Cardini e P. Graziosi effettuano scavi presso Grotta all’Onda (Colline Camaioresi). Prosegue poi le sue ricerche nella zona Nord romana, precisamente, presso la foce del Tevere e l’Agro Pontino. Qui porta alla luce una sequenza stratigrafica di riferimento con fauna, flora fossile e industria paleolitica.
Nel 1935 ,insieme all’archeologo francese a Henri Breuil, scopre il secondo Cranio di Saccopastore.
Gian Alberto e Alberto Carlo Blanc sono attivi anche politicamente; essi infatti appartengono al gruppo politico fascista. Dal 1936 Alberto diventa Presidente dell’Istituto di Paleontologia e nel 1939Torrimpietra inizia, con i suoi collaboratori, un’esplorazione sistematica delle cavità del Promontorio del Circeo (Latina). Al suo interno rinviene ricchi depositi paleolitici, individua anche, l'industria litica neandertaliana tipica di quella zona, ma soprattutto porta alla luce il cranio di Grotta Guattari.
Nel dopoguerra durante le epurazioni antifasciste, Alberto viene temporaneamente allontanato dall’incarico di Presidente dell’Istituto per verificare e dimostrare l’autenticità scientifica delle sue ricerche, non influenzate dalla sua ideologia politica.
Nel 1954 dà inizio alle esplorazioni e al conseguente scavo del sito di Torrimpietra, in provincia di Roma. Sempre in questi anni, fonda la rivista di paleontologia "Quaternaria". Pubblica alcuni scritti, tra cui Razza e Civiltà, Origine e Sviluppo dei popoli cacciatori e raccoglitori e, infine, Il sacro presso i primitivi. Dopo la sua morte, dagli anni ’60 in poi è stato fondato un gruppo di ricerca in suo onore: il Gruppo Archeologico A.C. Blanc. Tale gruppo ha svolto un’attività di ricerca vantaggiosa anche presso le zone intorno a Massaciuccoli; ciò ha permesso di realizzare, visto le scoperte, il primo nucleo di materiali da esporre nel museo di Viareggio.
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