Vita di George Perec (1936-1982)
George Perec è nato il 7 marzo 1936 a Parigi da genitori ebrei di origine polacca.
Nel 1941 un treno della Croce Rossa, lo porta verso Villard-de-Lans dove passa il resto della guerra con parte della famiglia paterna.
Il padre muore in guerra nel 1940 e la madre, tre anni più tardi, è deportata e uccisa in un campo concentramento, forse quello di Auschwitz.
Dopo la morte dei genitori, Perec torna a Parigi nel 1945 ed è adottato dagli zii che si occupano di lui e gli permettono di portare a termine gli studi liceali.
Nel 1954 inizia presso
La Sorbona gli studi di storia che abbandona molto velocemente.
Tra il 1957-1961 presta servizio militare come paracadutista a Pau (nei Pirenei francesi).
A questo periodo risalgono i suoi primi romanzi ma il vero e proprio debutto letterario si ha nel 1965 con la pubblicazione di
Le Cose: celebrato come esemplare saggio di critica alla civiltà dei consumi, racconta la storia di una coppia che viene a poco a poco inghiottita dagli oggetti che la circondano, elettrodomestici o riproduzioni di quadri famosi, dalla pubblicità, dalle mode, dai linguaggi del mondo merceologico.
Un anno dopo aderisce a quella singolare associazione di personalità geniali che va sotto il nome di
Oulipo.
Per molti anni (1962-1978) si guadagna da vivere come documentalista presso il
Centre National de la Recherche Scientifique (il CNR francese) e intanto si dedica alla realizzazione di cruciverba.
Nel 1978 pubblica
La Vita Istruzioni per l’Uso. Il romanzo, a cui fu attribuito il
Prix Medicis, ebbe talmente tanto successo che Perec decise di abbandonare il posto al CNRS per dedicarsi completamente alla scrittura.
Da allora la sua vita è caratterizzata da un impegno in molti settori culturali.
Libri, cinema, testi teatrali, giochi enigmistici, traduzioni, creazioni musicali e radiofoniche: nulla di tutto questo è sfuggito alla sua vulcanica e tentacolare vena creativa.
Muore di tumore ai polmoni il 3 marzo 1982 all’ospedale di Ivy e viene sepolto nel cimitero parigino di Pere Lachais.