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Il puzzle letterario di George Perec

stampa Oulipo
oulipo GiovedÌ 24 novembre 1960, nella cantina del Vero Guascone si ritrovarono alcuni amici dagli interessi comuni: matematici che avevano a cuore la letteratura, uomini di lettere con l’amore per le scienze "esatte".
Così il matematico-scacchista Francois Le Lionnais e lo scrittore Raymond Quenau fondarono l’Oulipo (Ouvroir de Litterature Pontentielle).

Tra le tante personalità che vi entrarono a far parte possiamo ricordare Italo Calvino e George Perec.
L’obiettivo del gruppo era quello di esplorare la potenzialità della lingua per produrre nuove forme e strutture letterarie che fossero in grado di creare poesie, romanzi, testi rispondenti a prefissate contraintes (costrizioni), prescindendo almeno in parte dal tradizionale concetto di ispirazione.
L’ispirazione di un opera letteraria, dicono i fondatori dell’Oulipo, deve in ogni modo adattarsi ad una serie di procedure e costrizioni grammaticali, lessicali o di struttura.
Lo scopo dell’Oulipo fu quello di modificare o ampliare tali limitazioni ormai codificate e consolidate.
Coloro, che aderirono a questo programma, si proposero di dimostrare come tali costrizioni fossero, talvolta, la letteratura stessa e cercarono di scoprirne di nuove sotto il nome di strutture.
Chi cerco di mettere in pratica queste strutture nei suoi lavori, fu soprattutto G.Perec.
Tra le sue opere oulipiane possiamo ricordare: