Uscito a puntate sul «Giornale per i bambini» a partire dal 1881, le Avventure di Pinocchio venne pubblicato in forma completa e definitiva nel 1893, con le illustrazioni di Enrico Mazzanti. Il lungo lavoro di composizione copre anni cruciali per l’Italia, che da poco aveva conquistato l’indipendenza e sentiva fortissimo il problema di creare dal nulla un’identità nazionale, con un sistema ideologico comune. Non a caso, in questo stesso periodo (1886) vide la luce un romanzo destinato a diventare il «manuale del perfetto cittadino» ad uso dei fanciulli: stiamo ovviamente parlando di Cuore, di Edmondo De Amicis. Anche il libro di Collodi può a buon diritto essere inserito in questo filone «nazional-pedagogico»: non bisogna però dimenticare che in Pinocchio confluì un ben più vasto patrimonio di esperienze e culture, dalla tradizione orale al teatro popolare, dalla fiaba al romanzo picaresco.