Si chiama il Paese dei balocchi. Perché non vieni anche tu? — Io? no davvero! — Hai torto, Pinocchio! Credilo a me che, se non vieni, te ne pentirai. Dove vuoi trovare un paese piú sano per noialtri ragazzi? Lí non vi sono scuole: lí non vi sono maestri: lí non vi sono libri. In quel paese benedetto non si studia mai. Il giovedí non si fa scuola: e ogni settimana è composta di sei giovedí e di una domenica. Figurati che le vacanze dell’autunno cominciano col primo di gennaio e finiscono coll’ultimo di dicembre. Ecco un paese, come piace veramente a me! Ecco come dovrebbero essere tutti i paesi civili!...
Continuiamo il cammino e, attraversata una piccola galleria, entriamo nel Paese dei Balocchi, che è la seconda parte del Parco, realizzata nei primi anni ’70 sull’idea originale di Pietro Consagra, che aveva ottenuto il terzo premio al Concorso per un Monumento a Pinocchio.
Il Percorso letterario, scandito da mosaici, edifici e sculture immerse nel verde, nasce grazie all' unione fra arte e ambiente: l'andamento è tortuoso, la folta vegetazione fa sì che ogni tappa giunga sorprendente e inaspettata, le piante stesse contribuiscono a creare l'atmosfera e gli episodi del racconto delle Avventure di Pinocchio. Il Parco stesso è un luogo di attività culturali sempre rinnovate ma mai dimentiche delle proprie radici: mostre d'arte e d'illustrazioni ispirate alla lettura per ragazzi e alla Storia di Pinocchio, laboratori di creazione burattini, spettacoli di burattini, marionette e cantastorie arricchiscono secondo la stagione, la visita del Parco.
Questo personaggio si trova per la prima volta nel capitolo 31