Si voltò a guardare, e vide nel buio due figuracce nere, tutte imbacuccate in due sacchi da carbone, le quali correvano dietro a lui a salti e in punta di piedi, come se fossero due fantasmi .... Allora l’assassino piú piccolo di statura, cavato fuori un coltellaccio, provò a conficcarglielo a guisa di leva e di scalpello fra le labbra: ma Pinocchio, lesto come un lampo, gli azzannò la mano coi denti, e dopo avergliela con un morso staccata di netto, la sputò; e figuratevi la sua meraviglia quando, invece di una mano, si accorse di avere sputato in terra uno zampetto di gatto. .
All'improvviso, nel bosco degli assassini, ecco comparire due loschi personaggi coperti da sacchi. In realtà, si tratta ancora una volta del Gatto e le Volpe che impauriscono Pinocchio pur con il carattere comico-grottesco: il numero di armi in loro possesso, infatti, è di gran lunca superiore a quello delle zampe in grado di impugnarle.
La drammaticità della scena è sottolineata anche dall'uso di una fitta vegetazione che oscura il cielo e isola tale episodio della favola dagli altri, impedendone la vista.