Capitolo 6 - PINOCCHIO SI ADDORMENTA COI PIEDI SUL CALDANO, E LA MATTINA DOPO SI SVEGLIA COI PIEDI TUTTI BRUCIATI.

Era una nottataccia d’inferno con pioggia e lampi, Pinocchio dopo un centinaio di salti arrivò in paese. Ma trovò tutto buio e tutto deserto. Le botteghe erano chiuse; le porte di casa chiuse; le finestre chiuse; e nella strada nemmeno un cane. Pareva il paese dei morti. Suonò a diverse case ma l’unica cosa che rimediò fu una secchiata d’acqua in testa, tornò così a casa, ancora più affamato di prima e fradicio dalla testa ai piedi. Si addormentò davanti al focolaio; e nel dormire, i piedi che erano di legno, gli presero fuoco e adagio adagio gli si carbonizzarono e diventarono cenere.

E Pinocchio seguitava a dormire e a russare, come se i suoi piedi fossero quelli d’un altro. Finalmente sul far del giorno si svegliò, perché qualcuno aveva bussato alla porta.

– Chi è? – domandò sbadigliando e stropicciandosi gli occhi.

– Sono io, – rispose una voce.

Quella voce era la voce di Geppetto.