La "rocca di Carrara" (oggi Accademia di Belle Arti), fra i più importante edifici della città per pregio artistico e storico, risulta dalla fusione dell'antico castello Malaspina con un palazzo eretto da Alberico I e portato a termine da Carlo I.
Rimase dimora principesca fino al 1805, quando Carrara passò al principato di Lucca e Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte, destinò il palazzo a sede dell'Accademia di Belle Arti.
Nel 1920, dopo un violento terremoto, si esguì un restauro e si eseguirono la merlatura in cotto nella parte superiore e il transetto che unisce il castello al palazzo principesco.
Il castello, in sasso marmoreo a vista, è aperto da un grandioso portale in marmo a sesto acuto, con due moniliti, sovrastato da un colonnato marmoreo dorico-toscano. La facciata principale in stile seicentesco, ampia e spaziosa, presenta varie finestre, ornate da davanzali, stipiti ed architravi, il tutto in marmo massello. Nella facciata nord si erge il Maniero, che appare in tutta la sua grandiosa bellezza dalla visuale di Via Roma. Il corpo del castello ed il mastio sono corredati da ferritoie e da alcune aperture.