1. Idi di marzo. Nel calendario romano le Idi di marzo
cadevano il 15 marzo. Le idi erano un giorno di buon auspicio del calendario
romano, e cadevano il 15° giorno di marzo, maggio, luglio e ottobre e il 13
negli altri mesi.
2. Bruto. Bruto era un dei prediletti di Cesare, tanto da
averlo più volte salvato da alcune accuse (e presumibili condanne), non
soltanto per
una stima profonda nei suoi confronti, ma anche per l'amore verso la madre di
lui (Bruto), Servilia. Ecco perché nella frase
“Tu quoque, Brute, fili mi!” il termine “fili-figlio” non è da
interpretare come figlio.
3. Leggi raziali. Per la
legislazione fascista era ebreo chi era nato da genitori entrambi ebrei oppure
da un ebreo e da uno straniero oppure da una madre ebrea in condizioni di
paternità ignota oppure chi, pur avendo un genitore ariano, professasse la
religione ebraica. Sugli ebrei fu emanata una serie di leggi discriminatorie.
La legislazione fascista ammise tuttavia la discussa figura dell' ebreo
"arianizzato", ovvero, dell'ebreo che avesse particolari meriti
militari, civili, o politici (vedi l'aver avuto particolari meriti nella storia
del fascismo); agli ebrei arianizzati le leggi razziali furono applicate con
alcune deroghe e limitazioni.
La legislazione
antisemita comprendeva: il divieto di matrimonio tra italiani e ebrei; il
divieto per gli ebrei di avere alle proprie dipendenze domestici di razza
ariana; il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni e per le società
private di carattere pubblicistico come banche e assicurazioni di avere alla
proprie dipendenze ebrei. Il divieto di trasferirsi in Italia ad ebrei
stranieri. La revoca della cittadinanza italiana concessa a ebrei stranieri in
data posteriore al 1919. Il divieto di svolgere la professione di Notaio e di
Giornalista e forti limitazioni per tutte le cosiddette libere professioni. Il
divieto d’iscrizione dei ragazzi ebrei - che non fossero convertiti al
cattolicesimo e che non vivessero in zone in cui i ragazzi ebrei erano troppo
pochi per istituire scuole ebraiche - nelle scuole pubbliche. Il divieto per le
scuole medie di assumere come libri di testo opere alla cui redazione avesse
partecipato in qualche modo un ebreo. Fu inoltre disposta la creazione di
scuole - a cura delle comunità ebraiche - specifiche per ragazzi ebrei. Gli
insegnanti ebrei avrebbero potuto lavorare solo in quelle scuole.Infine vi fu una
serie di limitazioni da cui erano esclusi i cosiddetti arianizzati: il divieto
per gli ebrei di svolgere il servizio militare, esercitare il ruolo di tutore
di minori, essere titolari d’aziende dichiarate d’interesse per la difesa
nazionale, essere proprietari di terreni o di fabbricati urbani al di sopra di
un certo valore. Per tutti fu disposta l'annotazione dello stato di razza
ebraica nei registri dello stato civile.