Questa sala è dedicata alla collaborazione fra Masaccio e Masolino. Le opere esposte permettono di evidenziare le fasi che caratterizzano questo binomio.
La prima collaborazione fra Masolino e Masaccio risale al 1423-1424 ca quando i due artisti dipingono il 'Polittico Carnesecchi' per la chiesa di Santa Maria Maggiore a Firenze (del quale sono esposti in questa sala il 'San Giuliano' di Masolino e le
'Scene della leggenda di San Giuliano' di Masaccio).
In questa prima fase il giovane Masaccio assume un ruolo subordinato rispetto al più anziano ed esperto Masolino. Il giovane artista infatti si occupa solo della predella del polittico mentre Masolino dipinge tutto il resto.
Con la 'Madonna col Bambino e Sant'Anna' (1424 ca) la situazione cambia notevolmente. Masaccio perde il suo ruolo di subalterno e i due artisti si dividono equamente il lavoro: Masaccio realizza la Madonna col Bambino e l'angelo in verde e rosso in alto a destra mentre Masolino dipinge Sant'Anna e i rimanenti quattro angeli. I due artisti mantengono perņ distinti i loro stili senza cercare di dare omogeneità all'opera.
Le restanti sei opere della sala sono una selezione degli affreschi della cappella Brancacci nella chiesa del Carmine di Firenze.
La cappella Brancacci rappresenta il momento più alto della collaborazione fra i due pittori che non solo si divisero il lavoro quasi esattamente a metà (circa dieci affreschi a testa) ma attuarono una serie di espedienti atti a raggiungere una sostanziale omogeneità pittorica che andasse oltre le differenze stilistiche: nella 'Predica di San Pietro' di Masolino lo sfondo di colline boscose rese visibili dal recente restauro è opera di Masaccio mentre lo sfondo dell'affresco gemello 'Il battesimo dei neofiti' di Masaccio è opera di Masolino. Un altro espediente è poi il volto del Cristo nella scena centrale del 'Tributo' di Masaccio dipinto da Masolino. Degno di nota è infine l'impianto prospettico della 'Resurrezione di Tabita' di Masolino a opera di Masaccio che utilizzò uno schema prospettico assai simile a quello del 'Tributo'.
'La cacciata' di Masaccio e la 'Tentazione' di Masolino sono invece l'unica coppia di affreschi dove i due artisti non cercano di appianare le loro divergenze stilistiche. Essi, messi a confronto, permettono non solo di cogliere i singoli linguaggi dei due pittori ma anche di apprezzare al meglio gli sforzi che fanno nei restanti affreschi.