Gli ultimi anni dell'attività artistica di Masaccio

La sala è dedicata alle ultime esperienze artistiche di Masaccio, precocemente scomparso nel Giugno del 1428 a Roma e all'evoluzione dell'opera di Masolino dopo la morte dell'amico.
E' poi esposto un bassorilievo in terracotta attribuito a Donatello proprio in occasione della mostra di San Giovanni Valdarno dedicata a Masaccio. L'opera permette di illustrare gli stretti rapporti che intercorrono fra scultura, pittura e architettura.

All'ultima collaborazione fra i due artisti appartengono il 'Miracolo della Neve' (1428-1431 ca) di Masolino e il 'San Girolamo e San Giovanni Battista' (1428 ca) di Masaccio, rispettivamente il pannello centrale e uno dei pannelli laterali provenienti dalla pala Colonna commissionato da Papa Martino V per la basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Alcuni dettagli, che illustreremo nei commenti alle opere, rivelano che ancora una volta l'intento era quello di conferire coerenza all'opera. Tuttavia Masaccio fece in tempo a realizzare solo quel pannello.
Il 'Miracolo della Neve' (1428-1431 ca) si avvale del linguaggio rinascimentale appreso da Masaccio nello scenario di architetture richiamanti monumenti romani e di portici in prospettiva. Masolino non rinuncia però ai colori brillanti, alla raffinatezza delle figure e all'attenzione al dettaglio tipici dello stile tardo gotico. Il 'San Girolamo e San Giovanni Battista' (1428 ca) di Masaccio invece mostra l'ulteriore sviluppo del linguaggio dell'artista in direzione di una sempre maggiore resa realistica della realtà. La gestione di luce e spazio si fanno più attente e calibrate: le figure sono definite nettamente, i volumi plasmati con la luce.

L'arte di Masaccio tocca però i massimi vertici con 'La Trinità' (1427-1428) dove l'artista raggiunge una complessità architettonica e prospettica come mai aveva fatto nelle opere precedenti. Gli studiosi ritengono che Masaccio abbia dipinto la struttura seguendo un progetto del Brunelleschi. La cosa non deve apparire insolita in quanto 'La Trinità' non costituisce un caso isolato: la resa spaziale sicura e i molti rimandi all'architettura antica nella 'Madonna col Bambino in trono e due angeli' (1415 ca) di Donatello sono infatti ritenuti dagli studiosi il frutto di un suggerimento del Brunelleschi.
Alla luce di queste considerazioni è possibile concludere che architettura, scultura e pittura non vanno viste come discipline a se stanti bensì come ambiti strettamente collegati fra loro dove gli sviluppi fatti in un campo si ripercuotono anche sugli altri.

L'ultima opera della sala è il 'Paesaggio fantastico' di Masolino che chiude l'esperienza artistica del pittore. Si tratta di un affresco eseguito nel palazzo del Cardinale Branda a Castiglione Olona.
Con il 'Paesaggio fantastico' il ritorno di Masolino al mondo del gotico internazionale è evidente. La collaborazione con Masaccio è ormai definitivamente dimenticata: il linguaggio di Masolino torna ai modi fiabeschi e irrazionali sempre rimasti insiti nella sua arte nonostante gli apparenti cambiamenti.

Elenco opere esposte nella sala