Questa sala è dedicata agli ammiratori di Masaccio nel '400.
Le opere esposte permettono di esemplificare come il linguaggio di Masaccio venne recepito dai suoi contemporanei in vari contesti della Toscana negli anni immediatamente successivi alla Cappella Brancacci.
Stefano di Giovanni detto il Sassetta ha il primato fra i pittori senesi che recepirono le istanze rinascimentali provenienti da Firenze importandole nella propria città. La sua 'Crocifissione' (1425-30) risente in modo precoce dell'influenza di Masaccio. Il Sassetta si ispira infatti all'omonima 'Crocifissione' di Masaccio dipinta per il polittico di Pisa nel 1426.
A Firenze l'opera di Masaccio influenzò precocemente Filippo Lippi, e poco dopo fu recepito da altri due grandi artisti: Beato Angelico e Paolo Uccello.
Il modello principale per la 'Madonna col Bambino e santi' (1428-1430 ca) giunge a Filippo Lippi dal pannello centrale del Polittico per la chiesa del Carmine di Pisa. Alcuni critici sostengono poi che Filippo Lippi non solo abbia visto il polittico di Masaccio ma che abbia addirittura partecipato alla sua realizzazione.
Degno di nota è il fatto che Filippo Lippi fu novizio nello stesso convento del Carmine di Firenze subito dopo la decorazione della Brancacci.
'L'imposizione del nome del Battista' (1430 ca) di Beato Angelico è uno dei primi passi verso la grande evoluzione stilistica dell'artista che muove i suoi primi passi in un contesto tardogotico. Si ha la resa realistica dello spazio mediata sulle opere di Masaccio che è infatti ritenuto come il presupposto fondamentale per la concezione spaziale dell'Angelico. I risultati raggiunti dall'Angelico con questa opera rimarranno alla base delle creazioni del decennio successivo nel quale l'artista diventerà padrone del linguaggio rinascimentale.
Di Paolo Uccello viene esposta la 'Madonna col Bambino' (1437-1440). Il dipinto presenta un uso attento del chiaroscuro per modellare le figure, rigore prospettico e plasticismo dei corpi tutti tratti tipici della nuova pittura introdotta da Masaccio sopratutto grazie agli affreschi per la Brancacci. Affreschi che Paolo Uccello aveva potuto ammirare solo al ritorno dopo un soggiorno di cinque anni a Venezia.
Fra gli artisti che si ispirarono a Masaccio non poteva mancare lo Scheggia, il fratello minore del pittore noto sopratutto per la produzione di cassoni e deschi da parto. La sua 'Madonna col Bambino' (1440-1450) si rifà alla figura della Vergine nella 'Madonna col bambino e Sant'Anna' di Masaccio della quale ricalca la postura delle gambe e la presa salda delle mani sul Bambino.
Infine è esposto il 'San Girolamo penitente, nello studio e in alto Cristo nel sepolcro sorretto da angeli' (1450-1455) del pisano Borghese di Pietro che riprende chiaramente lo schema compositivo della 'Comunione di San Girolamo, preghiera nell'orto' di Masaccio.